Downton Abbey – Recensione 4×08 – Episode eight

Ci siamo presi tutta la settimana per scrivere questa recensione di Downton Abbey. Del resto lo show lo rivedremo a dicembre per il Christmas Special che è ambientato niente poco di meno che ad un anno da questo raffazzonatissimo ottavo episodio.
Tiriamo un secondo le somme della stagione, prima di parlare un po’ più nello specifico di questa puntata. Mary corteggiata da tutti, Edith incinta di Mr Gregson, Mr Bates che forse si impelaga in un nuovo processo. Tutto il resto sono battute pungenti, fotografia straordinaria e, ahimè FUFFA.
La sensazione che ho avuto è che Fellowes avesse materiale valido per una miniserie da due, forse tre puntate ma che per esigenza di contratto abbia spalmato su otto episodi (più il nono che andrà in onda a Natale, appunto). Ne è venuta fuori una stagione discontinua e l’ottavo episodio la rappresenta in pieno.
Ci sono stati momenti perfetti, stilisticamente e recitativamente parlando. Attimi in cui Downton Abbey era davvero fulgida e splendente. E poi c’erano i momenti puramente filler. Ci sta in una serie TV, non ci lamentiamo di questo, ci lamentiamo del fatto che il filler abbia surclassato il resto. La ripetizione di trame già proposte, il tornare di personaggi inutili (Edna), l’involuzione di alcuni altri personaggi (Tom) e i consueti triangoli e quadrati, hanno reso questa stagione del tutto accessoria.
Avevamo sperato che una maggiore contestualizzazione storica e sociale potesse portare temi e spunti nuovi, ma è andata a finire che questi sono rimasti nulla più che lo sfondo su cui l’aristocrazia rurale si muove, senza farsene toccare o sconvolgere realmente. Gli anni venti sono stati niente più che un pretesto per fantastici costumi (e l’accuratezza di questi è uno dei motivi per cui semplicemente non si può smettere di guardare Downton) e per ammirare il fantastico gioco di luci messo in atto dal direttore della fotografia. Una bellissima illusione.
Diciamo che a guardare questa stagione si rimane un po’ come dopo “Il grande Gatsby” di Baz Lurhrmann: bello, sfavillante, rombante in certe scene… ma nel complesso: boh!
Sembra un po’ un bel quadro dai colori perfettamente impastati ma dai contorni imprecisi, ti colpisce all’inizio ma poi ne vedi i difetti.
Abbiamo citato prima i costumi ma un’altra cosa che non delude mai è la recitazione. Sono sempre bellissime le scene tra Lady Violet ed Isobel, sono forse (riprendendo la metafora di poca prima) le pennellate più definite, quelle che riescono a dare – paradossalmente – cifra e sostanza a tutto, aggiungendo una scorrevolezza unica. E’ stata bellissima anche l’uscita di scena di Mr Ross, che, parlando con Mary, ci presenta uno dei momenti più onesti della stagione – peccato che la sua storyline sia stata raffazzonata e un po’ buttata lì,  poteva essere sfruttata molto meglio. Michelle Dockery non delude, ma forse con un po’ più di coraggio avrebbe potuto tenere un andamento più costante del suo personaggio che non ha brillato come al solito.
Non ci resta che aspettare il Christmas Special e sperare che ci riveli delle chiusure di storyline più credibili e complessivamente un motivo per non considerare questa stagione poco più che sufficiente.
Come sempre per contenuti, immagini e altre informazioni vi ricordiamo di passare dalle pagine fb Downton Abbey Italian FanPage e Downton Abbey Italia.

Lena

Nata troppo tempo fa per i suoi gusti e cresciuta nell'assolata Sicilia è stata concimata con libri, film e telefilm. Ha un'insana passione per ogni serie che sia ambientata prima del 1900 e dopo aver a lungo sognato di cantare e ballare appresso al cast di Smash, oggi si accontenterebbe di congelarsi alla barriera accarezzando con una mano Spettro e con l'altra Jon Snow.

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